la narrativa di Bolaño
Concepisco, con molta umiltà, la totalità della mia opera in prosa e anche una parte della mia poesia come un tutto. Un tutto non solo stilistico, ma bensì anche un tutto argomentativo, i personaggi dialogano continuamente tra di loro appariscono e spariscono
[ intervista di Marcelo soto ]
[ intervista di Marcelo soto ]
Non so se lo disse Borges. Forse fu Platone. O forse George Perec. Ogni storia rimanda ad un'altra che a sua volta rimanda a un'altra Storia che a sua volta rimanda a un'altra storia. Ci sono storie che sono i numi tutelari di una storia, ci sono storie che sono le chiavi di una storia e ci sono storie che ci portano al bordo del vuoto e ci obbligano a porci le garndi domande. Io consosco solamente una delel doamnde. Come costruire un ponte? e ovviamente non conosco la risposta
[ Intervista di Demian Orosz - dicembre 2001 ]
[ Intervista di Demian Orosz - dicembre 2001 ]
Insomma, in un racconto di dieci pagine ci sono già dieci storie, mi dici come cazzo si fa a scrivere un romanzo di oltre seicento pagine con una sola storia? È assolutamente impossibile, chi pensa una cosa del genere è un idiota. Ogni romanzo è una successione di storie che si vanno intrecciando.
[ Intervista di Raul Schenardi ]
[ Intervista di Raul Schenardi ]
Credo che vengo dalla poesia. Non mi assomiglio nè a César Aira, nè a Rey Rosas, nè a Juan Villoro, nè a Javier Marías, nè a Vila Matas - che è uno dei migliori -. Nessuno di quelli che ti ho nominato è scrittore di poesia. Sono fondamentalmente un poeta. Ho iniziato come poeta. Da sempre ho creduto – e continuo a farlo – che scrivere prosa sia un atto di cattivo gusto. E lo dico sul serio
In un certo senso credo che scrivere prosa sia tornare a fare il lavoro di mio nonno analfabeta. E' molto più difficile la poesia. Le scenografie che ti propone la poesia sono di una purezza e di una desolazione molto grande. Quando metti insieme purezza e desolazione lo scenario si ingarndisce automaticamente fino all'infinito ela logica vuole che tu scompaia in questo scenario e, tuttavia, non scompari. Diventi infinitamente piccolo, ma non svanisci.ueño pero no desapareces.
[ intervista Melanie Jösch - dicembre 2000 ]
In un certo senso credo che scrivere prosa sia tornare a fare il lavoro di mio nonno analfabeta. E' molto più difficile la poesia. Le scenografie che ti propone la poesia sono di una purezza e di una desolazione molto grande. Quando metti insieme purezza e desolazione lo scenario si ingarndisce automaticamente fino all'infinito ela logica vuole che tu scompaia in questo scenario e, tuttavia, non scompari. Diventi infinitamente piccolo, ma non svanisci.ueño pero no desapareces.
[ intervista Melanie Jösch - dicembre 2000 ]
Però sono cileno, di classe medio-bassa e dalla vita ababstanza nomade, e probabilmente l'unica cosa che potevo fare era convertirmi in scrittore, accedere come scrittore e soprattutto come lettore a una ricchezza immaginaria, entrare come scrittore e come lettore in un ordine di cavalleria che credevo pieno di giovani, dicciamo, temerari, e dove, alla fine, a 48 anni mi ritrovo solo. Ma queste parole non sono altro che retorica..
[ Intervista di Demian Orosz - dicembre 2001 ]
[ Intervista di Demian Orosz - dicembre 2001 ]
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