venerdì 2 ottobre 2009

2666 - la parte di Amalfitano

Paolo Castronovo   

Lankelot link esternogennaio 2008

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2666 - la parte di Amalfitano


2666 vol 1  
" Come vede l'inferno Roberto Bolano? "
Come Ciudad Juarez, che è la nostra maledizione e il nostro specchio, lo specchio inquieto delle nostre frustazioni e della nostra infame interpretazione della libertà e dei nostri desideri"
[intervista M.Maristain, luglio 2003] link interno
Lasciamo i quattro critici dove li abbiamo lasciati per concentrarci sulla seconda parte di 2666 link interno , la parte di Amalfitano, concentrata appunto sulle vicende che portarono l'esimio professore spagnolo ad arroccare a Santa Teresa link interno de Mexico. La parte dei critici presentava - e non poteva essere altrimenti - una scrittura splendidamente calibrata che calzava a pennello alla coralità della narrazione, e che dipingeva con limpidezza quattro personaggi indimenticabili. Le digressioni vagamente kunderiane lasciavano pensare ad un autore in piena forma, il ritmo e il flusso narrativo erano bolanani al cento per certo.
La parte di Amalfitano si riavvicina di più ai predecessori di 2666, in particolare a Notturno Cileno [Sellerio], amato tanto dalla critica quanto dai lettori. La verve di Bolano diventa un fiume in piena nel raccontare una storia carica di malinconia, un toccante ritratto della Sehnsucht messicana.
Oscar Amalfitano, professore cinquantenne di nazionalità cilena, con una figlia diciassettenne, Rosa, di nazionalità spagnola. C'è o meglio, c'era anche una madre, Lola. Ma Lola decide di andar via da Barcellona, dalla sua casa e dalla famiglia, per seguire un sogno, un uomo, il suo poeta spagnolo preferito nota . Ancora una volta l'illusione della letteratura e del Male attirano un'altra anima che, invariabilmente, andrà perduta: Amalfitano ricostruisce dalle lettere della moglie il suo pellegrinaggio alla ricerca del poeta, un viaggio on the road nutrito dall'amore o meglio dall'infatuazione letteraria o meglio dalla realtà illusoria che tutto vada come deve andare. Trova l'uomo nel manicomio di Mondragòn: incontra una figura triste, rattrappita e corrosa dal tempo, omosessuale disturbato e depresso. I sogni di Lola si infrangono in solo pomeriggio mentre il marito tenta di coniugare i suoi dolori esistenziali di cinquantenne e le preoccupazioni di crescere una giovane figlia.
Dopo il trasloco a Santa Teresa si svilupperanno tutte le vicende centrali del romanzo, quelle più care a Bolano. A Santa Teresa, nome fittizio per indicare Ciudad Juàrez link interno, cittadina ai confini del deserto del Sonora, ha luogo da anni una sistematica mattanza della popolazione femminile locale. Si parla di delitti che vanno avanti da una decina d'anni, di cadaveri lasciati a marcire nel deserto e ritrovati solo dopo mesi, di donne seviziate e violentate sotto gli occhi ciechi dell'opinione mondiale. Crimini inspiegabili, assassini celati dietro la corruzione della polizia messicana e l'apparente assenza di movente.
2666 vol 1
Un periodo di terrore lungo e denso. A confronto il '77 in Argentina era una botta e via. A riguardo leggere Ossa nel deserto link interno (Adelphi) di Sergio Gonzàlez Rodrìguez, amico e giornalista molto apprezzato da Roberto Bolano.
Se poi, ne La parte dei critici, il gruppo degli intellettuali veniva fortemente criticato (Morini liquidava la notizia degli omicidi di Santa Teresa con qualche sbrigativa frase di circostanza per poi rimettersi alla ricerca di Arcimboldi) e se ne accusava la mancanza di coscienza (un po' quello che faceva Manganelli qui da noi), nella seconda parte Amalfitano sembra essere un eroe negativo, un tipico loser, l'intellettuale caduto in disgrazia, in divorzio da se stesso.
E' un personaggio che Bolano ha amato parecchio, si sente, forse più autobiografico di quanto sembri: "Neppure i farmacisti colti osano cimentarsi con le grandi opere, imperfette, torrenziali, in grado di aprire vie nell'ignoto. Scelgono gli esercizi perfetti dei grandi maestri. In altre parole, vogliono vedere i grandi maestri tirare di scherma in allenamento, ma non vogliono saperne dei combattimenti veri e propri, quando i maestri lottano contro quello che ci spaventa tutti, quello che atterrisce e sgomenta e ci sono sangue e ferite mortali e fetore" [p. 285-286] . Vedremo come i farmacisti colti prenderanno questo grande 2666.
La seconda parte di 2666 ci porta nell'intimità della vita di Amalfitano. Bolano, grande amante di Borges, procede raccontando più storie, alternando lunghe digressioni - una su tutte, il racconto di un ready-made ideato da Duchamp, a ricordare quanto lo scrittore sia sempre stato attratto dalle avanguardie artistiche - ad episodi quotidiani. Si parla solo vagamente dei crimini, e qui Bolano dosa con maestria le parola, gioca sadicamente con la curiosità del lettore. Tutto salterà fuori nella quarta parte, La parte dei crimini, atrocemente cruda, tagliente come un rasoio crudele.

Lankelot link esternogennaio 2008
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NOTE
cfr articolo di Eduardo Lago, La sete del male link interno, dove si spiega che il poeta di cui si parla è Leopoldo Maria Panero link interno, poeta, narratore e saggista spagnolo, nato a Madrid nel 1948, che soffre di schizofrenia. Ha trascorso quattordici anni al manicomio basco di Mondragón, dove ha scritto nel 1987, “ Poemas del manicomio de Mongragón link esterno ”, mentre attualmente si trova in cura nel Manicomio del dottor Rafael Inglod, a Las Palmas (Gran Canaria). (cfr nota al saggio di E.lago link interno )
 •  Paolo Castronovo è laureando in Lingue e Culture moderne, con una tesi sull'anarchia linguistica di Giorgio Manganelli. Ha collaborato con diverse riviste di cinema e letteratura, tra cui "Libraria" link esterno e " 90011 Magazine link esterno ". Fa parte del collettivo " Lankelot link esterno " (portale di arte, cinema e letteratura e associazione culturale) da diversi anni.
 


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