Alicia Scherson adatterà "Un romanzetto canaglia"
Ogni scrittura è una porcata.
Chi esce dal nulla cercando di precisare qualsiasi cosa gli passi per la testa, è un porco.
Chiunque si occupi di letteratura è un porco, soprattutto adesso.
[ Antonin Artaud ] - epigrafe riportata su "Un romanzetto Canaglia
Chi esce dal nulla cercando di precisare qualsiasi cosa gli passi per la testa, è un porco.
Chiunque si occupi di letteratura è un porco, soprattutto adesso.
[ Antonin Artaud ] - epigrafe riportata su "Un romanzetto Canaglia
Nei mesi scorsi è apparsa la notizia che Alicia Scherson, regista cilena, ha in programma la realizzazione di un film tramite l'adattazione di Un romanzetto canaglia ultimo romanzo pubblicato in vita da Bolaño (1953-2003).
La realizzatrice è la nuova promessa del cinema cileno ed ora diventarà il primo regista che adatterà un'opera dello scrittore cileno. Il film si intitolerà "Il Futuro".
L'asse principale del film sarà la storia di Bianca e di suo fratello adolescente, che dopo aver perso i genitori in un incidente automobilistico, tentano un furto in una villa e lei farà di tutto per sedurre il ricco padrone della casaLa realizzatrice è la nuova promessa del cinema cileno ed ora diventarà il primo regista che adatterà un'opera dello scrittore cileno. Il film si intitolerà "Il Futuro".
Scherson, promettente cineasta cilena, ha già diretto "Play" (2005), che vinto il premio per la migliore regia al festival del cinema di Tribeca di New, e "Turiste" (2009). E' gia' al lavoro per la realizzazione del film che si intitolerà "Il futuro"; il film è una coproduzione di Cile, Spagna e Italia, e verrà realizzato verso la fine del 2011. Le riprese inizieranno a gennaio del 2011.
"Il futuro", ha detto la regista, si basa in "un romanzo che scrisse Bolaño su incarico per il cambio di millennio. E' un romanzo molto corto, diciamo molto di serie B. Di fatto, nel mondo letterario è considerata un opera minore di Bolaño"
... "credo che cio' lo renda un buon materiale per il cinema" ...."mai oserei tentare di adattare i romanzi più famosi dell'autore cileno, I detective selvaggi o 2666. Non mi sembra che abbiano bisogno di essere adattati per il cinema. Sarebbe difficile, credo un suicidio. Non c'e' modo di fare di questi libri soggetti per il cinema."
Scherson ha acquistato i diritti nel 2006 trattando con l'allora agente letteraria Carmen Balcells. Prima del boom ha letto il romanzo ed è rimasta colpita dal romanzo perchè " contiene un personaggio femminile molto lúcido (Bianca), un'adolescente orfana che si prostituisce ed entra nel mondo del sottoproletariato", ma con "una lucidità un' ironía un po' tragicómica rispetto alla sua propria realtà"
La cineasta ha già visitato Roma, dove è ambientato il romanzo, per la scelta degli esterni e trovare l'ispirazione dai film di serie B italiani deglòi anni '60, per ricreare "quell'atmosfera romantica, squallida e melensa"
Di Bolaño confessa l'ammirazione: "mi piace molto. E' uno scrittore geniale". Ma diffida della "bolañomanía", perchè "convertirlo in una specie di rock star intoccabile sa di esagerazione e molto di marketing"
in un'intervista concessa nell'ottobre 2009 a Lisette Sobarzo la cineasta dichiara:
mai ho pensato di adattare libri, perchè amo scrivere le sceneggiature, ma quando ho letto questo romanzo, l'ho visto istantaneamento come un fil mio. Mi sono sentita molto in sintonia con il personaggio principale, con il modo in cui era costruito, con l'umore dell'autore. Mi piace molto Bolaño ma nessuna delle sue opere si presta ad essere adattata, invece questo è un romanzo super visuale, l'adattamento e' stato molto facile e questo macabro umore que sostiene mi sembra che si presti molto ad essere convertito in immagini
Cio' che più mi ispira senza dubbio è la trama. Ci sono certi film, certi registi, e certi racconti dove prevale di piu' il gioco della trama e in questo caso, il romanzo di Bolaño ha una storia molto potente. tuttavia, il centro della storia va giustamente nei menadri della trama, e ciò ha molto a che vedere con il cinema che mi interessa fare. Un terza via che è prendere la trama come un elemento in più, senza rendersi schiavi di essa ma sperimentare con essa. Così come posso giocare con la luce, le riprese e il montaggio, posso giocare anche con la trama
Cio' che più mi ispira senza dubbio è la trama. Ci sono certi film, certi registi, e certi racconti dove prevale di piu' il gioco della trama e in questo caso, il romanzo di Bolaño ha una storia molto potente. tuttavia, il centro della storia va giustamente nei menadri della trama, e ciò ha molto a che vedere con il cinema che mi interessa fare. Un terza via che è prendere la trama come un elemento in più, senza rendersi schiavi di essa ma sperimentare con essa. Così come posso giocare con la luce, le riprese e il montaggio, posso giocare anche con la trama
Un romanzatto canaglia è stato pubblicato da Sellerio nel 2005, con la traduzione di Angelo Morino. Nell'introuzione al libro si può leggere:
Il racconto è di una ragazza, evidentemente ormai convinta alla vita normale, che a distanza di tempo ricorda di quando fu delinquente. O meglio, ricorda quando percorse tutta la strada della delinquenza, insieme ai tre compari, il fratello un po' scemo e due scagnozzi che se la dividevano a letto; fermandosi però prima dell'atto stesso del delinquere: un furto ribaldo e macchinoso nella casa di un cieco ex campione mondiale di culturismo. La storia dell'«audace colpo»si ambienta a Roma a causa di una specie di esperimento letterario. L'editore spagnolo spedì gli scrittori latino-americani di punta nelle grandi capitali del mondo per ambientarvi una loro opera. Bolaño scelse la città già tante volte scelta da Pasolini e da Fellini: e difatti, per tenaci anche se sottili impressioni, se ne avverte la presenza, in questo racconto, come in un omaggio.
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