lettere di Roberto Bolaño a Juan Pascoe
Lettera Nr 1
lettera di Bolaño a juan Pascoe - luglio 1977
"Barcellona la pazza - primo giorno di luglio? Catalogna. 1977"Con Bruno abbiamo scritto versi, poesie firmate da noi, e parliamo di struttura e discorso, per divertirci. Nostro discorso poètico è in verità preparare i nostri zaini per la stagione dell'uva, sud della Francia, o andare a cercare Mario e ubriacarci , noi tre più tre ragazze belle in qualche spiaggia. Resti dell'infrarealismo: la generazione della Diaspora. Liberazione, si, liberazione da tutto, della propria memoria che ci possiede (Vicente dixit) & trailers stracolmi di manifesti e orge....
Poesia-Contrazione. Poesia-Lucertola. Poesia palbreba di Pazzo. La libertà accoltellata in un cinema da pochi soldi & che rinasce in un cinema da pochi soldi & tutti d'un tratto invasi da uno strano odore & ragazze che applaudono (APPLAUDONO) nel nostro vecchio & immondo cuore di perdenti nati come direbbe il vecchio e immondo cadavere di Neal cassady....
Prima diventerà putrida la mia prosa. Dopo s'imputridirà il mio teatro (ho scoperto che TUTTO il mio teatro l'ho realizzato affinchè Mario faccia il ruolo principale, perchè faccia il mio ruolo, reciti i miei sogni, carino no?) Dopo IOSTESSO, queso amico poco lucido. Dopo la mia poesia. Dopo risusciterò nel seno di un ufo. Dopo una ragazza mi sveglierà e dirà che ho parlato nel sonno & dirà amore & io dirò che dissi & lei dirà non importa dormi un altro po'. Depo un rock frenetico con il travestito Einstein.
La vita è il nostro canto nella frazione di temp oche ci tocca.
Juan, DEVI FARE ORGE A CASA TUA, DEVI PORTARE PAZZI SOTTOPROLETARI E FARE ORGE PAZZE A CASA TUA. "strappa i tuoi libri prima che essi strappano la tua anima": verità contradditoria, che si può adeguare al discorso di Goering e al discorso del Che; vale a dire: prendi il volo, colomba cucurrucucú...
Un abbraccio, R,
Bruno Montané, cileno, amico di Bolaño, partecipò in Messico, insieme a Mario Santiago, alla breve stagione dell'infrarealismo. Montané e Bolaño parteciparono insieme alla prima antologia di poeti "infrarealisti" pubblicata in Messico nel 1976 e intitolata "pajaro de calor". A Barcellona fonderanno la casa editrice "Rimbaud vuelve a casa" che pubblicherà tre numeri della rivista di poesia Berthe Trépat (il nome della pianista francese di Rayuela, di Cortazar) a cui partecipò anche Enrique Lhin. Pubblicarono anche poesie scritte insieme nell' antología “Entre la lluvia y el arco iris” (Barcelona-Rotterdam). Bruno Montané è il personaggio di Felipe Müller ne I detective selvaggi. Racconta Bruno:
“Roberto mi disse che sarei stato un personaggio che si chiamava Felipe Müller. Credo che gli risposi con un ¡ahhh...!, e più tardi gli dissi che in tedesco Müller, oltre che significare molitore significava anche contenitore della spazzatura."
Mario Santiago poeta messicano, fondò e animò insieme a Bolaño l'infrarealismo.
Una notte del 1975, al Cafè La Habana ( "Cafè Quito" ne I detective selvaggi) Roberto Bolaño e Mario Santiago si incontrano per la prima volta. L'autore cileno evocherà ne La pista di ghiaccio quella "notte greve di nebbia.....Prima che me lo presentassero davanti al caffè La Habana, sentii la sua voce, profonda, come di velluto, l'unica cosa che non sia cambiata col passare degli anni. Disse: è una notte fatta su misura per Jack. si riferiva a Jack lo squartatore, ma la sua voce aveva un suono che evocava terre senza legge, dove qualunque cosa era possibile. Eravamo tutti adolescenti, adolescenti tosti, questo si, e poeti, e ce la ridevamo" [p. 11]
Prima di lasciarsi Santiago gli lasciò un fascio di fogli con le sue poesie e Bolano le lesse quella notte stessa restando sveglio fino all'alba. Una mattina del 1975, Mario Santiago porta uno dei suoi amici, Ramón Méndez, al seminario di poesia della UNAM [l'università di Città del Messico] per presentarlo a Roberto Bolaño. in quell'incontro sorge l'idea di creare un nuovo movimento poetico. Ramón Méndez ricorda la riunione che si tenne a casa di Bolaño: "quando Santiago ed io uscimmo dalla casa di Bolaño, lo avevamo convinto della nostra avversione vitale contro l'ufficialismo della cultura, ed egli ci aveva comparato ai beatniks:"tu sei Ginsberg - aveva detto a Santiago, e questo è Corso:siete i beatnicks del Messico.".
La fondazione del movimento infrarealista, proposta da Bolano, viene inaugurata a fine '75 nella casa di Bruno Montanè (Felipe Mueller de I detective selvaggi). Il manifesto viene redatto e letto in pubblico nel 1976 in occasione della presentazione del gruppo nella libreria Gandhi
Neal Cassady è uno degli esponenti di spicco della "beat generation"
Nasce a Salt Lake City, l8 febbraio del 1926, e passa linfanzia e ladolescenza a Denver dopo aver visto morire la madre quando aveva ancora dieci anni. Fa un gran numero di mestieri - dal parcheggiatore al frenatore di treni - fino allo scoppio della guerra, che in seguito riuscì ad evitare con un certificato falso di licenza liceale. Rubò circa cinquecento macchine solo per il gusto di farci un giro e mai ne rivendette una; tuttavia, fu evidentemente ricercato, arrestato e mandato in riformatorio fino a diciassette anni. Quindi frequentò per un po la Columbia University dove conobbe Kerouac, Ginsberg e Burroughs.
La sua vita è praticamente narrata interamente in On the road , anche se il suo nome è mutato in Dean Moriarty, ed è fatta di interminabili viaggi coast-to-coast, di mogli, avventure e figli. E una specie di messaggero dell'amore e della schiettezza, un "campione di vitalità"; parla ansiosamente con ardenti immagini ed è quasi sempre a corto di respiro. Così facendo si crea unatmosfera di fascino che lo circonda e lo rende inneggiato simbolo di libertà, spontaneità e felicità.
autorevoli musicisti rock hanno dedicato canzoni a Neal Cassady,
in particolare i king Crimson con Neal and Jack and me
in particolare i king Crimson con Neal and Jack and me
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