Breve introduzione a 2 6 6 6
La pubblicazione postuma del romanzo
traduz. di Ilide Carmignani
"2666 è un'opera tanto bestiale che può finire di rovinare la mia salute che già è di per se delicata. Finito di scrivere I detective selvaggi avevo giurato a me stesso di non scrivere mai più un romanzo: arrivai fino al punto di essere tentato di distruggerlo completamente, perchè lo vedevo come un mostro che mi divorava. "
[Intervista con Antonio Lozano. Qué leer, gennaio-2001 ]
[Intervista con Antonio Lozano. Qué leer, gennaio-2001 ]
Che mi dice della sua idea di scrivere un classico di mille pagine?
"Commetterò molti errori e imperfezioni. Evidentemente un libro voluminoso ha alcuni vantaggi. In un libro lungo uno scrittore deve dimostrare resistenza, una capacità di inventiva costante, deve avere un respiro largo e molta capacitò di affabulazione e, naturalmente, non è lo stesso concepire una casa o un grattacielo. molte volte è piu' abitabile una casa, però per costruire un grattacielo devi essere molto bravo, visto che devi fare dei tracciati più complicati.... "
[ intervista Melanie Jösch, dicembre 2000 ]
Che cosa ci può dire di questo lavoro mastodontico, che ha annunciato in gran fanfara, dove torna al Messico de I detective selvaggi a raccontare gli omicidi di diverse donne di Ciudad Juarez? Quando pensa di terminarlo?
"A maggio dell'anno 2002 sarà finito e sarà pubblicato, se va tutto bene, a settembre o ottobre dello stesso anno. Ma non lo posso dire. Tra le altre ragioni perché sarebbe troppo lungo parlare del romanzo e troppo confuso. Il romanzo è già tutto scritto nella mia testa, e in questa fase, tutto sembra funzionare bene, il romanzo sembra molto migliore di quello che realmente sarà, e probabilmente direi un sacco di sciocchezze finendo col pentirmene. La verità è che uno finisce sempre col pentirsi di tutto. Di tutte le cose che poteva fare e non ha fatto e di tutte le cosa che ha fatto e che poteva fare meglio.
[ intervista luis garcìa" , aprile 2001]
"A maggio dell'anno 2002 sarà finito e sarà pubblicato, se va tutto bene, a settembre o ottobre dello stesso anno. Ma non lo posso dire. Tra le altre ragioni perché sarebbe troppo lungo parlare del romanzo e troppo confuso. Il romanzo è già tutto scritto nella mia testa, e in questa fase, tutto sembra funzionare bene, il romanzo sembra molto migliore di quello che realmente sarà, e probabilmente direi un sacco di sciocchezze finendo col pentirmene. La verità è che uno finisce sempre col pentirsi di tutto. Di tutte le cose che poteva fare e non ha fatto e di tutte le cosa che ha fatto e che poteva fare meglio.
[ intervista luis garcìa" , aprile 2001]
Qual è il romanzo che sogna di scrivere?
"Un romanzo che si chiamera' "2666".
[Caracas - tertulia ]
Il romanzo che sta terminando, intitolato "2666, di circa mille pagine, che cos'è?
"E' una scommessa. Dato il numero delle pagine del romanzo, sarà necessariamente una forte scommessa. Anche se in realtà, qualsiasi opera letteraria dovrebbe avere questa prospettiva: un lavoro di artigianato, umiltà e pazienza, ma anche una scommessa selvaggia. l'istante in cui lo scrittore si mette in gioco e scommette su tutto o niente. Questo e' uno dei mali, d'altra parte, della letteratura attuale. Sono molto pochi gli scrittori che si giocano il tutto per tutto. Quasi tutti preferiscono assumere una posizione media, accontentare un'illusione quella che chiamano il pubblico lettore, e assicurarsi i loro gaudagni. Che in fin dei conti non sono altro che miserabili guadagni".
[ intervista di javier Campos , agosto 2002 ]
"Un romanzo che si chiamera' "2666".
[Caracas - tertulia ]
Il romanzo che sta terminando, intitolato "2666, di circa mille pagine, che cos'è?
"E' una scommessa. Dato il numero delle pagine del romanzo, sarà necessariamente una forte scommessa. Anche se in realtà, qualsiasi opera letteraria dovrebbe avere questa prospettiva: un lavoro di artigianato, umiltà e pazienza, ma anche una scommessa selvaggia. l'istante in cui lo scrittore si mette in gioco e scommette su tutto o niente. Questo e' uno dei mali, d'altra parte, della letteratura attuale. Sono molto pochi gli scrittori che si giocano il tutto per tutto. Quasi tutti preferiscono assumere una posizione media, accontentare un'illusione quella che chiamano il pubblico lettore, e assicurarsi i loro gaudagni. Che in fin dei conti non sono altro che miserabili guadagni".
[ intervista di javier Campos , agosto 2002 ]
Che cosa ci può anticipare del suo prossimo romanzo, "2666" ?
Niente. Che forse sarà un pessimo romanzo. O forse no.
[ intervista di Daniel Swinburn, marzo 2003 ]
Niente. Che forse sarà un pessimo romanzo. O forse no.
[ intervista di Daniel Swinburn, marzo 2003 ]
In quale deserto andranno gli scrittori che se ne vanno lasciando un romanzo inconcluso? Quanto gli mancava a Bolaño per completare '2666'? un giorno, per telefono, mi parlò di un romanzone di mille pagine che da tempo stava scrivendo. Un romanzo, spiegò angosciato, " tanto lungo come 'le mille e una notte'". Gli suggerii che lo chiudesse a 1001 pagine, cosa che ovviamente non fece. In un momento della conversazione, Bolaño disse che forse avrebbe abbandonato quel romanzo. Disconoscendo il suo stato di salute, gli chiesi perchè. La sua risposta esatta fu: "Perchè non sono Tolstói".
[ Andrés Neuman ]
[ Andrés Neuman ]
«Dopo aver tradotto "2666" di Bolaño tutti gli altri libri su cui ho lavorato in questi anni mi sono sembrati invecchiati di colpo. Sin dalle prime pagine mi era chiaro che avevo a che fare con un autore destinato a lasciare una traccia fondamentale nel panorama letterario di questo inizio secolo. La sua opera è uno spartiacque»
[ Ilide Carmignani ]
[ Ilide Carmignani ]
Nella nota introduttiva alla prima edizione spagnola (2004) si legge:
"Di fronte alla possibilità di una morte prossima, Roberto lasciò istruzioni affinchè il suo romanzo, 2666, si pubblicasse diviso in 5 libri che corrispondono alle cinque parti del romanzo, specificando l'ordine la periodicità delle pubblicazioni (una per anno) ed incluso il prezzo da negoziare con l'editore. Con questa decisione, comunicata giorni prima delal sua morte dallo stesso Roberto a Jorge Herralde, pensava di sostenere il futuro economico dei suoi figli."
"In seguito alla sua morte e dopo la lettura e lo studio dell'opera e del materiale di lavoro,lasciato da Roberto, condotto da Ignacio Echevarría (amico da lui indicato come persona di fiducia per le questioni letterarie), sorge un'altra considerazione di ordine meno pratico: il rispetto e il valore letttrario dell'opera che fa si che congiuntamente con Jorge Herralde cambiassimo la decisione di Roberto e 2666 si pubblicasse in un solo volume, così come lui avrebbe fatto se non si fosse realizzata la peggiore delle possibilità che il processo della sua malattia offriva."
In Italia il romanzo viene pubblicato in due volumi nel 2007 (La parte dei critici, La parte di Amalfitano e La parte di Fate) e nel 2008 (La parte dei delitti, La parte di Arcimboldi). Secondo la maggior parte della critica, la pubblicazione in un unico volume viene considerata la più corretta. "le cinque parti di 2666 più che unite per situazioni, personaggi e strategie narrative, sono connesse per lo stesso abisso, questa immensa senzazione di vuoto che i personaggi e le voci di Bolaño creano con somma maestria e il romanzo si riassume in uno spazio letterario, ma sovraccarico di realtà: Santa Teresa." [Víctor Barrera Enderle]
Archivio Bolaño
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