lunedì 28 giugno 2010

intervista a elmer mendoza - Una media di 23 morti al giorno e un grammo di cocaina continua a costare lo stesso negli USA

  Sonia Garcia   -  el periodico - 12 febbraio 2010


'L'arte sul narcotraffico crea coscienza e anche angoscia'

Elmer Mendoza è nato a  Culiacán, nello Stato  messicano di Sinaloa, dove sono nati  iprincipali capi del narcotraffico degli ultim ianni. professore e scrittore, ha vinto il terzo premio  Tusquets, con Proiettili d'argento. Conversazione prima della conferenza sulla cultura del narcotraffico alla Casa America di barcellona     

Che dirà della narcocultura ?   
parlerò di una estetica della realtà, senza utopie. L'arte crea coscienza, però l'arte sul narcotraffico crea angoscia, perchè riflette sulla realtà "reale"



Com'è questa narcoestitica?  
Noi artisti abbiamo creato un movimento, con una coscienza estetica e non economica, che ha a che vedere con la sinistra realtà che vive Latinoamerica.

L'arte della violenza?
Cerchiamo di provocare una visione differente, non sublime bensì grottesca.

Però l'arte non è violenta...
Quando stai lì convivi con i vivi e con i morti. con i minacciati...., l'atmosfera è diversa.


La realtà supera la finzione..
In Messico, si. E' terribile. Siamo un popolo molto difficile da raccontare, possiamo ironizzare con la corruzione però descrivere un corpo senza testa o un fiume di sangue non è facile.

Ha scritto che l'essere umano è corrotto per natura
Si. Tutti gli esseri umani che conosco sono mossi da un fine e negoziano con intelligenza o suadenza.

Come si negozia in Messico?
Con i soldi. traffichiamo per non pagare una multa perchè non ci fermiamo a uno stop o per non pagare le imposte o per seminare 80 ettari di cannabis, o per una promozione o un incarico artistico.

Sono cambiati i narcos ?
Prima si parlava di un'etica narco. Non uccidevano i bambini, non violentavano le donne, cercavano di avere una famiglia e di invecchiare. Però ora ci sono solo bande di sicari.

 Le persone come lei sono gli eroi della vita quotidiana
 Siamo sopravvissuti. Sopravvivo perchè narro storie di finzione.

Sa se i narcos lo leggono?
Non molti. Solo un ex che era stato in carcere e mi disse che gli piaceva quello che scrivevo, ma che no ndovevo impiacciarmi troppo.

Le esecuzioni in Messico continuano?
Una media di 23 morti al giorno e un grammo di cocaina continua a costare lo stesso negli USA.

Che bisognerebbe fare?
Suicidarci tutti [risa]. No sul serio, negoziare come in tutte le guerre.

Che succede con i consumatori di droga?
Nessuno pensa a loro. Ciò che racconto è come gli arriva la droga.



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