Carlos almonte - luglio 2006
La figura del poeta assente in Stella distante
In Stella distante, Bolano descrive la figura assente di un poeta (o della poesia tout court), che in questo caso si incarna in una strana combinazione di fascismo (un topico ricorrente di Bolano) violenza e freddezza. Wieder (che secondo l'epoca, il contesto, il tempo o la coniugazione, significa: "ancora, di nuovo, nuovamente, per un'altra volta, di ritorno, più volte, la prossima volta, contro, di fronte a, nei confronti di…" [p. 66] ] , è un poeta legato alla dittatura cilena: una figura inquietante (quasi tanto quanto Tinajero o Raiter , anche se meno sviluppata), tenebrosa e sanguinaria, che non esita a torturare ed assassinare, inclusi i suoi amici, a pilotare un piccolo aereo nelle peggiori condizioni per stampare le sue poesie nel cielo (qui si intuisce un evidente riferimento a Raúl Zurita), esporre in dettaglio l'orrore davanti alle stesse facce dei suoi responsabili i militari o a sparire dal mondo per sempre (come succede anche a Tinajero e Raiter)
Wieder si trasforma in una figura mitica non perché sia ricercato; le sue azioni puntano in direzione contraria, verso l'insensibilità, verso la sparizione. Piuttosto sono i suoi compagni del seminario di letteratura ( gli stessi che lo odiarono per il suo successo con le donne o per il suo singolare talento, la sua audacia ed il suo valore), quelli che hanno il compito di elevare le sue doti fino a convertirlo in personaggio.
Forse Bibiano amico lontano dell'io narrante (alter ego innegabile di Bolano), è quello che smaschera una delle chiavi più interessanti nella narrativa dell'autore cileno, ovvero la figura del poeta (o romanziere nel caso di Raiter) che e' necessario cercare, essendosi nascosto o allontanato tra le montagne, il deserto o una stazione balneare in epoca non estiva. Bibiano dedica un capitolo intero a Carlos Wieder nel suo testo "il nuovo ritorno degli stregoni" "un saggio ameno…sui movimenti letterari fascisti del Cono Sud fra il e il 1989" [pag 151] ed il suo amico il narratore Roberto Bolano avvicinato in Spagna commenta così la scrittura di Bibiano : " Tenta di non battere ciglio affinché il suo personaggio (il pilota Carlos Wieder, l'autodidatta Ruiz_Tagle) non gl svanisca sulla linea dell'orizzonte, ma nessuno, e tanto meno in letteratura, è capace di non battere ciglio per un lasso di tempo protratto, e Wieder svanisce sempre" [p.152]
Wieder è scomparso. Dopo le sue piroette nell'aria, la sua poesia frammentata, i morti provocati e i fiero faccia a faccia con i suoi superiori gerarchici, scompare. Viene cercato in Cile e all'estero. Le sue tracce appaiono debolmente in Italia, Germania o Sudafrica. Molti l cercano ma nessuno lo trova Ha sostenitori e detrattori. Tuttavia, passato del tempo, la maggior parte finisce per dimenticarlo. Il creatore poetico (anche se sarebbe piu' appropriato propulsore) e' sfumato per sempre. Alcuni giungono alla conclusione che è morto e sospetto piu' sospetto meno, sono loro che hanno ragione. L'io narrante Bolano dimostra la sua ossessione e, grazie a un lavoro di ricerca ci cui e' stato incaricato, trova Wieder (le sue orme i suoi segni) in riviste di letteratura di tutta Europa e dalle tendenze più varie: satanismo, nazionalsocialismo, fascismo, e letteratura d'avanguardia, tra le tante. Fino a che trova una pista, un piccolo bagliore che indica lo stile ( quasi inconfondibile) del poeta fascista cileno Carlos Wieder.
La scena del centro balneare rivela un profonda drammaticita'. Il peso della responsabilità storica presente quel pomeriggio, in quel caffè della costa mediterranea avrebbe potuto affondare una nave. Il paese quasi disabitato. Alcuni pescatori in mare. I riflessi nel vetro. L'opera completa di Bruno Schulz sul tavolo ( non dimentichiamo, come riferimento, l'assassinio che pone fine alla vita dello scrittore polacco Bruno Schulz nel 1942, cosi' come il romanzo scomparso presumibilmente nelle man idel KGB). L'arrivo di Wieder, il poeta fascista. La strana coppia che cammina in spiaggia al tramonto. Un "regolamento di conti" (anche con la storia del Cile). La separazione. L'addio. Il silenzio;
Wieder tradì i partecipanti del seminario, i suoi compagni d'arme, e perfino le sue amiche, le sorelle Garmendia che inganna (raggira) con sorrisi ed incanti sociali. D'altra parte, l'io narrante accetta di rintracciare Wieder in cambio di soldi e mai, se non quasi alla fine prova rimorso per la consegna del suo ex-compagno di lettere. L'io narrante incontra Wieder, viaggia fino al paese, lo riconosce visualmente, e conferma al detective la sua identità. La sua partecipazione (alla cattura ed omicidio) è terribile ed affettiva e la sua posizione e' unica ed irrefutabile. E' lui che consegna Wieder nelle mani del suo giustiziere, configurando il doppio tradimento. Wieder in qualità di collaboratore-disertore della dittatura; l'io narrante nella sua qualità di giustiziere. Le giustificazioni di valore ed etiche che sostengono l'una e l'altra azione, sono discutibili e relativi. Forse Bolano ha voluto esprimere il supremo stato di delirio, pressione, di nausea e di marciume esistenziale, che ci conduce a vivere in uno stato di oppressione. E ci riesce
" Carlos Wieder guardava il mondo come da un vulcano, caro signore, guardava tutti voi e vedeva se stesso come da molto lontano, e noi tutti, m scusi la franchezza, gl sembravamo degli animali miserabili "
E' in queste parole, di un compagno di Wieder nelle forze aeree, che riflettono la sua profonda inumanità, ci riflettiamo alla fine tutti, dittatori e vinti, poliziotti e scrittori, pazzi e carcerati. Nessuno fugge dall'orrore quando e' violenza di Stato, sembra essere la conclusione. E l'unica possibile è una giustizia a metà, in un atto per sua natura demenziale e traditore, che debilita e rivela il lato più perverso, perfino di coloro che sembravano essersi messi in salvo, stare a galla, puliti.
E' in queste parole, di un compagno di Wieder nelle forze aeree, che riflettono la sua profonda inumanità, ci riflettiamo alla fine tutti, dittatori e vinti, poliziotti e scrittori, pazzi e carcerati. Nessuno fugge dall'orrore quando e' violenza di Stato, sembra essere la conclusione. E l'unica possibile è una giustizia a metà, in un atto per sua natura demenziale e traditore, che debilita e rivela il lato più perverso, perfino di coloro che sembravano essersi messi in salvo, stare a galla, puliti.
NOTE
l'autore fa riferimento a Cesárea Tinajero, personaggio (poetessa) de "I detective selvaggi" una poetessa di culto misteriosamente scomparsa e Hans Reiter personaggio di 2666 che poi diventerà scrittore con lo psdeunomino di Benno von Arcimboldi
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