Stefano Cristi -
26 dicembre 2010
2666 - Roberto Bolaño
Non
sono la persona piú indicata per parlarne perchè sono realmente
innamorato di questo libro - e del suo autore - e come ogni innamorato
mi lascio trasportare.
Quello che io penso è che 2666 segna l'inizio della Letteratura del XXI secolo.
Si
tratta di cinque romanzi legati in una struttura unica che ha il suo
centro di gravità in un luogo (Santa Teresa) verso cui tutto precipita.
In ogni parte lo stile narrativo è differente pur mantenendo
un'omogeneità di fondo.
È composto di un migliaio di pagine ma si legge d'un fiato come un racconto.
Attraverso le sue pagine si intravede l'abisso del male e quello del dolore. E sembra che coincidano.
Attraverso
molti dei suoi personaggi si intravede il profilo dell'autore, ma anche
quello del lettore, in un gioco di rimandi borgesiano...
Ecco lo sapevo sto trascendendo.
PS. In Italia Adelphi ha pensato
di pubblicarlo in due volumi indipendenti venduti separatamente. Che
gran pensata! Fortunatamente da quest'anno è possibile comprarlo in un
unico tomo.
L'edizione spagnola è di Anagrama.
Stefano Cristi dal suo blog: "cheleggo" ---- - - -
©
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