Leonardo merlini -
12 gennaio 2012
Torna Bolaño, una nuova perla metaletteraria
La storia dei "Dispiaceri", curato anche questa volta da Ilide
Carmignani, ruota dunque intorno a personaggi già noti ai lettori di
Bolaño, ma anche all'ennesimo poeta irregolare, Padilla, riedizione omosessuale degli indimenticabili Belano e Lima de I detective selvaggi,
l'unico grande romanzo di Bolaño pubblicato in vita. Ora siamo di
fronte a un'opera incompiuta, ma che brilla dell'energia febbrile tipica
delle pagine più famose del gran cileno, nonché di una struttura
circolare - in un senso che sarebbe piaciuto a Borges - fatta di
continui rimandi alle altre opere dello scrittore, in un viluppo che è
parte integrante del fascino di ogni pagina di Bolaño. Come se ci
trovassimo di fronte a un eterno ritorno, ma giustamente non è
chiaro a che cosa si torni, forse alle suggestioni di quel motto di
Democrito amato e ripreso dal fondatore della contemporaneità, Samuel
Beckett: "Niente è più reale del niente". E niente, aggiungiamo, è più importante.
Una notizia molto importante per i lettori di Bolaño, poi, è che Adelphi ha annunciato la ripubblicazione della sua opera omnia. "Bolaño in questi anni - ha aggiunto Codignola - è diventato una delle pochissime stelle polari
dei lettori e anche degli scrittori del nostro tempo, e quindi pensiamo
che la riproposta della sua opera ed eventualmente di cose che ancora
non sono uscite, insieme a 2666 aiuti a capire che cosa questo
scrittore è stato, ma ancora è, perché è un autore del quale è
abbastanza complicato parlare al passato, perché è come se fosse qui".
Leggere Bolaño, dunque, per provare a dare un senso, una cartografia,
forse anomala ma indubbiamente universale, al nostro tempo. "In una
situazione caotica - ha concluso Codignola - come quella in cui siamo,
Bolaño, insieme a Foster Wallace, a Murakami e per certi versi anche a Stieg Larsson,
ha scritto libri che sono un po' il segno di questi anni. Poi, che cosa
sono e perché lo sono diventati è un discorso che ci porterebbe
lontano". Ma forse è proprio lì che questi libri riescono davvero a
condurci.
Kilgore magazine ---- - - -
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