mercoledì 29 maggio 2013

Un romanzetto lumpen di Roberto Bolaño

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Wuz beta  maggio 2013

Un romanzetto lumpen di Roberto Bolaño


Una volta mi disse che sognava di diventare Mister Roma e poi Mister Italia o il Padrone dell'Universo. Io gli risi in faccia e non gli nascosi la mia opinione. Per arrivare a essere il Padrone dell'Universo bisognava allenarsi dall'età di dieci anni, gli dissi. Credevo che il culturismo fosse simile agli scacchi. Mio fratello rispose che come io sognavo un mininegozio di parrucchiere anche lui aveva il diritto di sognare un futuro migliore. Usò quella parola:futuro.

"Futuro" è la parola chiave di questo romanzo breve di Roberto Bolaño, l'ultimo pubblicato prima della morte dell'autore, edito in Italia da Sellerio nel 2003 e riproposto oggi da Adelphi. Un romanzetto "lumpen", che potremmo tradurre con "sottoproletario" o, considerata la trama e l'ambientazione romana, "di borgata", scritto per una collana di libri sulle città.
La Roma della periferia e delle borgate è dunque la città in cui si muovono - poco, in realtà, perché il romanzo si svolge quasi interamente in interni claustrofobici e asfissianti - la protagonista, Bianca, e suo fratello Tomas. Rimasti orfani in seguito a un incidente stradale, i due ragazzini si trovano all'improvviso con la necessità di sbarcare il lunario. Abbandonata la scuola, Bianca troverà lavoro come sciampista e Tomas come addetto alle pulizie e tuttofare in una palestra. In palestra conoscerà due ragazzi, il bolognese e il libico, che si stabiliranno in casa loro e con i quali Bianca inizierà ad avere i suoi primi rapporti sessuali. Giorno e notte si susseguono senza differenza mentre i ragazzi se ne stanno rinchiusi in casa a guardare la televisione.
Per trovare un po' di soldi i ragazzi progetteranno di svaligiare la cassaforte di un ex attore campione di culturismo caduto in disgrazia, famoso negli anni Cinquanta per aver interpretato il personaggio di Maciste in alcuni peplum. Ormai vecchio e cieco, egli vive in totale solitudine in una villa alla periferia di Roma, dove spesso i ragazzi si recano per lavori di manutenzione agli attrezzi della sua palestra privata. Bianca inizierà a frequentare la casa dell'uomo e a prostituirsi per scoprire dove nasconda i soldi. Ma tra i due si stabilirà presto un rapporto particolare che manderà a monte il piano criminale.

Il racconto di Bianca è un lungo flashback. Sappiamo fin da subito che oggi è ormai una madre e una donna sposata. Il periodo di tempo che ci descrive, quello subito dopo la morte dei genitori, è un momento di transizione, che coglie i ragazzi sospesi nella luce abbagliante, incandescente, di un presente che va a rotoli, al quale non sembra esserci via d'uscita. Il futuro è l'idea sempre presente ma distante, che balugina a un orizzonte lontano e incerto. In questa situazione l'incontro tra Bianca e Maciste sarà come una molla che cambierà gli scenari e salverà la giovane e suo fratello da una vita di delinquenza.



Il futuro, regia di Alicia Scherson

Un romanzetto lumpen
 torna in libreria anche in occasione dell'uscita a giugno del film diretto dalla regista cilena Alicia Scherson. Si tratta dell'unico lungometraggio tratto da un'opera di Roberto Bolaño e si intitolerà, non a caso, Il futuro.


Roberto Bolaño - Un romanzetto lumpen
Titolo originale: Una novelita lumpen
Traduzione di Ilide Carmignani
119 pagg., 14 € - Edizioni Adelphi 2013 (Fabula)
ISBN 9788845928208




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© Javier cercas - "Print the legend" 


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