Edward W. Said
• sull' esilio •• sulla marginalità
esilio e marginalità come modello per l'intellettuale
"L'esilio costituisce un modello per l'intellettuale che è tentato, addirittura ossessionato, soverchiato dai vantaggi che offrono il conformismo, il consenso, l'integrazione. Anche se non si è immigrati o espatriati in senso proprio, è sempre possibile pensare come se lo si fosse, lasciando briglia sciolta all'inventiva, avventurandosi in avanscoperta nonostante gli ostacoli, tenendosi sempre lontani dai poteri accentratori e spostandosi verso i margini, dove è ancora possibile vedere ciò che ormai è inaccessibile a chi non ha mai abbandonato il terreno della convenzione e dell'agio......
.....Essere marginale, non irreggimentato, a somiglianza del vero esule significa per un intellettuale mantenere una straordinaria ricettività nei confronti [...] di ciò che è provvisorio e rischioso anziché del consueto: essere disponibile all'innovazione e alla sperimentazione e non allo status quo prescritto d'autorità. L'intellettuale che si riconosce nella condizione di esule non obbedisce alla logica delle convenzioni ma è pronto alle avventure del coraggio a rappresentare il cambiamento, a essere sempre in cammino e non acquietarsi mai. "
[ © Edward W. Said, Dire la verità. Gli intellettuali e il potere feltrinelli, 1995]
citazioni tratte da: Una spiazzante avventura, Nuova rivista letteraria nr 1 2010, di Silvia Albertazzi che prosegue:
"In Umanesimo e critica democratica ampliando questi concetti, ripropone la figura dell'esule, che vede le cose secondo la doppia prospettiva del passato e del presente, del laggiù e allora e del qui e ora, come modello per l'intellettuale, ribadendo al tempo stesso la centralità del migrante nella cultura e nella società contemporanee, già proclamata in primo luogo nel seminale Cultura e imperialismo (1993)......
....è facile notare....nell'accezione saidiana....come compito precipuo dell'intellettuale sia
.....Essere marginale, non irreggimentato, a somiglianza del vero esule significa per un intellettuale mantenere una straordinaria ricettività nei confronti [...] di ciò che è provvisorio e rischioso anziché del consueto: essere disponibile all'innovazione e alla sperimentazione e non allo status quo prescritto d'autorità. L'intellettuale che si riconosce nella condizione di esule non obbedisce alla logica delle convenzioni ma è pronto alle avventure del coraggio a rappresentare il cambiamento, a essere sempre in cammino e non acquietarsi mai. "
[ © Edward W. Said, Dire la verità. Gli intellettuali e il potere feltrinelli, 1995]
citazioni tratte da: Una spiazzante avventura, Nuova rivista letteraria nr 1 2010, di Silvia Albertazzi che prosegue:
"In Umanesimo e critica democratica ampliando questi concetti, ripropone la figura dell'esule, che vede le cose secondo la doppia prospettiva del passato e del presente, del laggiù e allora e del qui e ora, come modello per l'intellettuale, ribadendo al tempo stesso la centralità del migrante nella cultura e nella società contemporanee, già proclamata in primo luogo nel seminale Cultura e imperialismo (1993)......
....è facile notare....nell'accezione saidiana....come compito precipuo dell'intellettuale sia
penetrare i silenzi, il mondo della memoria, dei gruppi itineranti che sopravvivono a malapena, i luoghi di sclusione e invisibilità, le testimonianze che non rientrano nei reportage giornalistici ma che sempre si interrogano sulla sopravvivenza di un ambiente martoriato, di piccole economie sostenibili, piccole nazioni, e popolazioni marginali dentro e fuori i centri metropolitani alla frantumazione, all'appiattimento e alla dislocazione che sono le caratteristiche principali della globalizzazione
[ Edward W. Said]
nel pagina dedicata E.W.Said del sito http://www.postcolonialweb.org/ i riferimenti alla categoria dell'esilio:
- Edward W. Said's "Politics of Secular Interpretation"--an introduction
- Erich Auerbach: the Critic in Exile
- Said's "Liminal Intellectual"
- Bruce Robbins on Said's "Voyage In"
- Problematizing Said's Exilic Category
- Problematizing the Exilic: Temporality and Historical Specificity
- Problematizing the Exilic: Eurocentrism and Elitism
- The Ambiguity of Counter-Authority in the Liminal Intellectual's Struggle for Decolonization
- Said on "Contrapuntalism" and Exile
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