Miloš Crnjanski - poesie
Miloš Crnjanski, Lamento per Belgrado
(Lament nad Beogradom, 1962)
VITA umana, e un levriere,
foglia avvizzita, gabbiano, cerbiatta, e la Luna in mare aperto
m’appaiono, alla fine, come un sogno, come la morte
uno dopo l'altro attori della nostra commedia.
Solo, tutte queste cose, ed io, non fummo mai più che questo
schiuma, istanti, un sussurro in Cina,
che sussurra, come il mio cuore, sEmpre più freddo, sempre più piano:
perchè non resti né Ming, né yang né yin,
nè Tao, né ciliegie, né mandarino.
Nessuno e niente
foglia avvizzita, gabbiano, cerbiatta, e la Luna in mare aperto
m’appaiono, alla fine, come un sogno, come la morte
uno dopo l'altro attori della nostra commedia.
Solo, tutte queste cose, ed io, non fummo mai più che questo
schiuma, istanti, un sussurro in Cina,
che sussurra, come il mio cuore, sEmpre più freddo, sempre più piano:
perchè non resti né Ming, né yang né yin,
nè Tao, né ciliegie, né mandarino.
Nessuno e niente
© Miloš Crnjanski - trad Massimo Rizzante
Miloš Crnjanski, Lamento per Belgrado
(Lament nad Beogradom, 1962)
Cura, prefazione e traduzione di Massimo Rizzante
con uno scritto di Božidar Stanišić
Rovigo, Il Ponte del Sale, “Il Labirinto del Mondo”, 2010
Miloš Crnjanski, Lamento per Belgrado
(Lament nad Beogradom, 1962)
Cura, prefazione e traduzione di Massimo Rizzante
con uno scritto di Božidar Stanišić
Rovigo, Il Ponte del Sale, “Il Labirinto del Mondo”, 2010
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