Miloš Crnjanski - poesie
Miloš Crnjanski, Lamento per Belgrado
(Lament nad Beogradom, 1962)
Cura, prefazione e traduzione di Massimo Rizzante
con uno scritto di Božidar Stanišić
Rovigo, Il Ponte del Sale, “Il Labirinto del Mondo”, 2010
JAN MAJEN i moj Srem,
Pariz, moji mrtvi drugovi, trešnje u Kini,
priviđaju mi se još, dok ovde ćutim, bdim, i mrem
i ležim, hladan, kao na pepelu klada.
Samo, to više i nismo mi, život, a ni zvezde,
nego neka čudovišta, polipi, delfini,
što se tumbaju preko nas i plove, i jezde,
i urliču: «Prah, pepeo, smrt je to».
A viču i rusko «Ničevo» –
i špansko «Nada».
JAN MAYEN e il mio Srem,
Parigi, i miei compagni defunti, i ciliegi in Cina,
m’appaiono di nuovo, mentre qui taccio, veglio, e muoio
e resto supino, freddo, come un ceppo nella cenere.
Solo, noi non siamo più noi, la vita, e neppure le stelle,
ma mostri, polipi, delfini,
che aleggiano su di noi, e nuotano, e cavalcano sulle onde,
e urlano: «Polvere, cenere, morte, nient’altro»
E gridano in russo: «Ničevo» –
e in spagnolo: «Nada».
Ti, međutim, rasteš, uz zornjaču jasnu,
sa Avalom plavom, u daljini, kao breg.
Ti treperiš, i kad ovde zvezde gasnu,
i topiš, ko Sunce, i led suza, i lanjski sneg.
U Tebi nema besmisla, ni smrti.
Ti sjajiš kao iskopan stari mač.
U Tebi sve vaskrsne, i zaigra, pa se vrti,
i ponavlja, kao dan i detinji plač.
A kad mi se glas, i oči, i dah, upokoje,
Ti ćeš me, znam uzeti na krilo svoje.
Tu, intanto, ti ergi, con l’astro chiaro dell’aurora,
con l’azzurra Avala, in lontananza, come una collina.
Tu scintilli, anche quando qui le stelle si spengono,
e sciogli, come il Sole, il ghiaccio delle lacrime e la neve di un tempo.
In Te non esiste il non senso, né la morte.
Tu brilli come una vecchia spada dissepolta.
In Te tutto resuscita, e danza, e volteggia,
e si ripete, come il giorno e il pianto dei fanciulli.
E quando la mia voce, e i miei occhi, e il mio respiro si estingueranno,
Tu mi accoglierai, lo so, nel tuo grembo.
© Miloš Crnjanski
le poesie sono contenute nel saggio di Massimo Rizzante:
Per Miloš Crnjanski
MASSIMO RIZZANTE (traduttore) e MARCO MUNARO (Il Ponte del Sale, Rovigo) leggono il poema del serbo Crnjanski al FESTIVAL VERSO IL SOLSTIZIO D'ESTATE (IV edizione 2010), Teatro Ballarin, 29 maggio, introdotti al piano da BOJAN Z. che insieme alla prestigiosa tromba PAOLO FRESU concluderà la serata. Il video presenta le prime sei strofe del poema.
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